Ti raccontiamo come è iniziato tutto, 100 anni fa

L’azienda Fumeo Carlo viene fondata da Ernesto Fumeo e dal fratello minore Carlo. Nata in origine con il nome di Calzificio Lario, viene presto rinominata Calzificio Fumeo. Nella fabbrica di Lentate Sul Seveso, in piena Brianza, le filature meccaniche di seta sono diffuse già dalla prima metà dell’Ottocento e l’azienda produce finissime calze da donna di seta pura utilizzando i più moderni telai provenienti dalla Germania. 

Carlo Fumeo viene mandato in Germania per acquistare nuovi telai. All’epoca la Germania era all’avanguardia nella produzione di telai e dal fornitore, Libernecht, Carlo Fumeo nota un piccolo telaio per la produzione di cravatte a maglia in seta. Ha una felice intuizione e lo compra senza indugio. Dopo nemmeno un anno Carlo Fumeo ritorna in Germania, questa volta per ordinare grossi telai da cravatte. 

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Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la Fumeo Carlo vende calze e cravatte in tutto il mondo. Durante la guerra i fratelli Ernesto e Carlo Fumeo combattono alla difesa antiaerea di Como. Girano con le loro auto a raccogliere le bombe inesplose. Sono pochi i coraggiosi, ma si danno da fare e a Como vengono risparmiate le distruzioni che invece deve subire la città di Milano. Durante le pause i Fumeo ottengono licenze per continuare a seguire la ditta.  

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, durante il periodo della pacificazione nazionale, l’Italia si confronta con gravi problemi di ‘domanda e offerta’. Da un lato una consistente domanda mondiale di abbigliamento e di altri prodotti tessili, introvabili durante la guerra, dall’altro l’offerta che risultava limitata per carenza di manodopera e di macchinari. Nella zona di Como e della Brianza mancano le forniture di seta, così Carlo Fumeo decide di aprire una filanda in Veneto, zona vocata tradizionalmente alla produzione di seta in Italia. 

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Siamo quasi all’inizio del “miracolo economico” italiano. Gli Anni Cinquanta portano con sé una nuova rivoluzione, quella delle calze senza cucitura, le quali si arricchiscono di altre velature e nuovi colori, mentre i progressi tecnologici rendono il nylon meno costoso e, dunque, più accessibile. La Fumeo, che nel frattempo ha preso il nome di Fumeo Carlo, rimane però fedele alla seta; quindi, non esita ad abbandonare l’articolo calze da donna per dedicarsi completamente alla produzione di cravatte. 

Intorno al 1970 assieme a Carlo Fumeo, rimasto ormai solo, entrano in azienda i primi due dei sette figli: Pietro e Giuseppe. È il primo dei tre cambi generazionali della Fumeo Carlo. Oggi l’azienda, che non ha mai abbandonato i telai circolari e rettilinei risalenti agli Anni Trenta acquistati dal fondatore, disegna e produce cravatte, papillons, bretelle, cinture e berretti in seta, lana, cashmere, lino e cotone.